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Operativa in città la Garante dei Detenuti: incarico affidato dal Sindaco all’avvocato Edvige Baldino

 

Anche la Gallura ha il suo Garante dei diritti dei Detenuti e delle persone private della libertà personale. Il Comune di Tempio ha voluto essere uno dei primi e dei pochi in Italia a dare attuazione alle direttive, innanzitutto comunitarie, che ne prevedono la nomina sia a livello nazionale che territoriale. Un incarico delicato e di fondamentale importanza per la tutela dei diritti umani che il Sindaco di Tempio ha deciso di affidare all’avvocato del Foro di Tempio Edvige Baldino che lo ricoprirà  a titolo gratuito per cinque anni.

“Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza che il nostro territorio ed in particolare la città di Tempio, la prima in Italia che ha deciso di promuovere e sperimentare pratiche riparative ad ampio raggio, avesse una figura di riferimento per la tutela dei diritti dei detenuti” spiega il Sindaco di Tempio Andrea Biancareddu “ in grado di aiutare non soltanto quelli che vengono ospitati nel carcere di Nuchis”.

 

Compito del Garante è quello di vigilare affinché l’esecuzione della custodia dei detenuti, degli internati, dei soggetti sottoposti a custodia cautelare in carcere o ad altre forme di limitazione della libertà personale, sia attuata in conformità alle norme e ai principi stabiliti dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali sui diritti umani ratificate dall’Italia, dalle leggi dello Stato e dai regolamenti. A tal fine previa redazione dei relativi protocolli di intesa, può visitare gli istituti penitenziari, gli ospedali psichiatrici giudiziari e le strutture sanitarie destinate ad accogliere le persone sottoposte a misure di sicurezza detentive, le comunità terapeutiche e di accoglienza o comunque le strutture pubbliche e private dove si trovano persone sottoposte a misure alternative alla detenzione, nonché le camere di sicurezza delle forze di polizia. In tali luoghi può effettuare colloqui con i detenuti o privati della libertà. Altri compiti riguardano la promozione e l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e sociale e di fruizione dei servizi comunale di tali soggetti ed iniziative e momenti di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti delle persone private della libertà personale e della umanizzazione della pena detentiva”.

 

“La presenza nel territorio, non soltanto comunale, del Garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà, è di fondamentale importanza anche in funzione del sostegno che può fornire alle famiglie di tali soggetti” racconta la Garante Edvige Baldino “Ciò a prescindere dal fatto che il parente sia detenuto nel carcere di Tempio (Nuchis) o in altre carceri dell’isola o del continente, poiché grazie alla rete dei garanti territoriali e alla presenza del Garante Nazionale, è possibile interagire e comunicare con tutti gli istituti regionali e nazionali”. Spiega ancora l’avvocato Edvige Baldino “Al riguardo occorre sottolineare che il disagio dei familiari dei detenuti “galluresi” è dovuto in particolar modo al fatto che l’attuale carcere di Nuchis, dopo la chiusura della storica “Rotonda” che era Casa Circondariale, è stato trasformato in corso d’opera in Casa di Reclusione per ospitare quasi esclusivamente detenuti di alta sicurezza (AS3) provenienti dal sud Italia. In sostanza i detenuti sardi e in particolare della Gallura e i condannati con sentenze emesse dal Tribunale di Tempio o i soggetti in custodia cautelare in attesa di giudizio presso il nostro Tribunale, non possono essere ospitati presso il carcere di Tempio, ma vengono “smistati” negli altri istituti sardi, con grave disagio, oltre che per gli stessi detenuti allontanati dalle famiglie, per i familiari, per gli operatori penitenziari e giudiziari (avvocati e magistrati spesso costretti a recarsi presso i vari istituti). Oltre al denaro e alle risorse pubbliche utilizzate di volta in volta per il trasferimento dei detenuti presso il Tribunale di Tempio. Il nuovo carcere di Nuchis doveva essere come quello di Bancali (Sassari) in parte casa circondariale e in parte casa di reclusione per l’alta sicurezza” conclude l’avvocato Baldino “ ma come spesso avviene nelle “pubbliche promesse” è stato distrutto quello che già esisteva”.

Il Garante riceve presso il Comune di Tempio, stanza n.8, primo piano del Palazzo municipale, anche su appuntamento ogni giovedì, telefonando al numero 079/679963 , dalle 16.00 alle 18.00.