In Piazza San Pietro sono situate due chiese del XIII secolo: l’Oratorio del Rosario e la Cattedrale di San Pietro. Nonostante questa datazione attribuita bisogna comunque sottolineare che non si hanno notizie storiche precise sull’effettivo periodo della loro costruzione.
Dallo stile della facciata dell’Oratorio del Rosario, si dovrebbe assegnare questa chiesa al periodo della dominazione pisana: verso il 1300 o poco prima.
La prima costruzione della Cattedrale di San Pietro Apostolo si dovrebbe datare intorno al 1200, poiché una piccola pergamena, che ricorda la consacrazione dell’altare maggiore della chiesa, reca la data del 25 novembre 1219 (lo si rileva dagli Annales Sardiniae dello scrittore del ‘700 Salvatore Vidal, che afferma di averla vista nell’archivio di San Pietro).
Appare significativa la tradizione locale, secondo la quale il complesso monumentale dato dalle chiese di San Pietro, del Rosario e di Santa Croce, sorgerebbe adiacente ad un preesistente villaggio nuragico posto sopra un piccolo poggio indicato con il toponimo di Monti Pinna o Monti di Lu Naracu, di cui resta qualche traccia in un cortile privato (in seguito a lavori per fondamenta in un palazzo di Via Tola, sono venuti alla luce numerosi cocci nuragici e tracce di insediamenti). Il villaggio di Monti Pinna o Monti di Lu Naracu rientrerebbe nel complesso archeologico di altri due villaggi nuragici situati negli immediati dintorni della città, ovvero quello che faceva capo al nuraghe Seddha in località Poi, ed il villaggio di Conca Marina, che aveva come centro la collina abbastanza elevata su cui ha resistito ai secoli la mole imponente del Nuraghe Majori. Si tratterebbe di una corona di villaggi nuragici, tutti guardati dalla complessa roccaforte di Monti di Deu, dalla cui fusione trarrebbe la sua prima origine Tempio.
