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Speciale Referendum trivelle del 17 aprile.

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specialeE’ stata fissata il 17 Aprile la data del referendun sulle trivelle. Il Consiglio regionale della Sardegna ha sostenuto all’unanimità la proposta referendaria con sei quesiti. A cinque di questi il Governo ha provveduto a dare risposta con modifiche legislative. I cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi sull’attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro 12 miglia marine (circa 22,2 km) dalla costa: decideranno in sostanza se consentire agli impianti già esistenti entro la fascia costiera di continuare l’estrazione di petrolio e metano fino all’esaurimento del giacimento, anche oltre la scadenza delle concessioni. All’interno gli aggiornamenti, il facsimile delle schede elettorali e il link elezioni on line.

Fac simile schede per il voto – scheda Italia

Fac simile schede per il voto – scheda circoscrizione estero

 

In occasione delle consultazioni referendarie di domenica 17 aprile, l’Ufficio Elettorale ricorda che sarà necessario mostrare al seggio un documento di identificazione  e la tessera elettorale.

A questo proposito l’Uffico Elettorale invita gli elettori ad accertarsi per tempo di esserne in possesso, e in caso contrario a richiederne tempestivamente il duplicato.

Si ricorda che l’Ufficio Elettorale a partire da venerdì 15 effettuerà orari di apertura straordinari.

L’Ufficio Elettorale sarà aperto venerdì e sabato 16 Aprile dalle ore 8.00 alle ore 19.00 e domenica 17 aprile dalle ore 7.00 alle ore 23.00 per rilasciare le attestazioni sostitutive della tessera elettorale.

 Servizio di accompagnamento per gli elettori svantaggiati

Voto a domicilio

Scrutatori

Elettori temporaneamente residenti all’estero

 

 QUANDO E COME SI VOTA

Il referendum popolare sulle trivellazioni si terrà in un solo giorno, domenica 17 aprile. I cittadini che intendono esprimersi sull’unico quesito potranno farlo presso il loro seggio dalle ore 7 alle 23.

 CHI VOTA

Al referendum popolare sulle trivellazioni potranno ovviamente votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto il 18esimo anno di età entro il giorno fissato per la consultazione. Per votare gli elettori devono recarsi al proprio seggio, indicato sulla propria tessera elettorale, muniti di un documento di riconoscimento valido (e ovviamente della tessera). In caso di smarrimento della tessera elettorale o di esaurimento su di essa degli spazi per il timbro della certificazione del voto, gli elettori possono chiederne una nuova all’Ufficio elettorale del proprio Comune.

REFERENDUM TRIVELLE 17 APRILE, COME SI VOTA

Sulla scheda elettorale gli elettori sono chiamati a rispondere contrassegnando il Sì o il No ad un quesito sull’abrogazione del periodo di un comma di un articolo di un decreto legislativo del 2006. In particolare viene chiesto:

Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?

In caso di vittoria del SI’, una volta terminate le concessioni sui giacimenti, questi non potranno più essere sfruttati. Se dovesse vincere il NO, si continueranno le estrazioni fino a quando gli idrocarburi non saranno esauriti.

 COME SI VOTA ALL’ESTERO

Gli elettori italiani residenti all’estero ed iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire) per votare riceveranno un plico al loro domicilio. Va ricordato che è un onere del cittadino mantenere aggiornato il consolato sul proprio indirizzo di residenza. Per quanto riguarda invece coloro che risiedono stabilmente all’estero e il 17 aprile intendono votare in Italia, dovevano far pervenire già entro il 26 febbraio al consolato competente per residenza un’apposita dichiarazione con diversi dati: il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, il luogo di residenza, il comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, e l’indicazione della consultazione per la quale s’intende esercitare l’opzione.

A partire dal referendum popolare del 17 aprile possono partecipare al voto per corrispondenza, organizzato dagli uffici consolari italiani, tutti gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale cade anche la data del voto. Anche in questo caso la comunicazione, un’opzione valida per un’unica consultazione, andava fatta pervenire al comune d’iscrizione nelle liste elettoriali entro il 26 febbraio.