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Robusto: «24/04/2012.La città ci ama, l’Arma tornerà presto»

TEMPIO «Sono certo che la Compagnia carabinieri tornerà a Tempio». A dirlo è il generale Luigi Robusto, comandante della Legione Sardegna dell’Arma, ridando fiato alla speranza che la partenza a causa dell’inagibilità dei locali di viale don Sturzo non significhi per la città la perdita di un’istituzione storica. Il Norm, infatti, da fine marzo si è dovuto trasferire ad Aggius (con il nucleo operativo) e a Calangianus (con il nucleo radiomobile), nonostante la decisione del Comune di assegnarle la Palazzina comando della Pischinaccia, gravata però da vincoli europei. «Sono certo – dice l’alto ufficiale – che tutte le istituzioni faranno sino in fondo il loro dovere e che si adopereranno per dare una sede adeguata alla compagnia». E ringrazia il sindaco Frediani: «Sin dal primo momento in cui la caserma è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco, il sindaco si è messo incondizionatamente a nostra totale disposizione e si è adoperato per mettere in moto la complessa macchina amministrativa che ci porterà ad ottenere in città, spero già da maggio, una nuova sede. Sono speranzoso anche sul fatto che, nonostante le avverse contingenze economiche,Tempio riuscirà a costruire per i carabinieri una “sua” caserma». Robusto non nega la sua avversione per l’uso di uno stabile privato: «L’Arma – dice – dovrebbe essere sempre ospitata in un locale di proprietà pubblica, ma purtroppo questo in molti casi non avviene». Il generale esprime anche il suo apprezzamento per il Cocer, sindacato dei carabinieri che qualche giorno fa ha posto una sorta di ultimatum al Comune: «È una nostra importante istituzione che lavora per vigilare e difendere la dignità ed i diritti lavorativi dei militari e con il quale si opera sempre in perfetta sintonia” Un saluto ed un apprezzamento finale lo riserva a Tempio, «città che ci sta particolarmente a cuore da sempre e dei cui abitanti abbiamo avuto modo di apprezzare le doti. Tempio è una città che ama, contraccambiata, i carabinieri. Non possiamo certo pensare di abbandonarla. Ci torneremo quanto prima con tutte le nostre strutture». Parola di generale.