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27/04/2012. Stop diurno a Villa Lissia, famiglie dei malati in crisi

TEMPIO A distanza di oltre dieci giorni dall’improvvisa chiusura del servizio diurno nel centro di salute mentale di Villa Lissia, è calato un silenzio tombale sulla vicenda da parte della dirigenza del’Asl di Olbia. «L’unico segnale arrivato da Olbia, racconta Giovanna Maria Mela, presidente dell’Iris (associazione di familiari e volontari per la promozione della salute mentale), sono state le lamentele indirizzateci contro per avere avuto “l’ardire” di raccontare alla Nuova il disagio e le problematiche create dalla cessazione del servizio. Probabilmente alla Asl – dice la presidente amareggiata ma non per questo scoraggiata – non capiscono in quali difficoltà sono venute a trovarsi decine di famiglie, private di punto in bianco del supporto e dell’aiuto delle due educatrici licenziate per fine rapporto». Dello “smantellamento della sanità in alta Gallura”, come lo definisce il sindaco Frediani, che lo ha ha più volte e pubblicamente denunciato, parlando delle innumerevoli e gravi carenze che assillano la sanità a Tempio e nell’hinterland, si è parlato anche ieri. Durante la riunione del comitato civico “Essere Cittadini” la parola è stata data infatti anche ad una delegazione dell’Iris: «Da giorni – ha raccontato Paolo Sanna, presidente del comitato, che assicura una solidarietà fattiva all’associazione –, ho appreso che da parte dei vertici sanitari viene dato come imminente il bando per l’assunzione di nuove educatrici. Ma ancora questa volontà non si è trasformata in atti concreti». «Il centro diurno – spiega ancora Giovanna Maria Mela – era un servizio riabilitativo e di sostegno all’interno del centro di salute mentale, offerto ai pazienti con disabilità psichica. Chi aveva necessità trovava, al di fuori della famiglia, un luogo che prevedeva attività e prestazioni terapeutiche indispensabili. Averlo interrotto in maniera così brusca, senza fornire spiegazioni o speranze di una ripresa dell’attività, è inaccettabile». Delle problematiche gravi che assillano l’ospedale “Paolo Dettori” aveva parlato, oltre un mese fa, durante l’ultimo consiglio comunale, anche il consigliere comunale Marcello Doneddu dell’Idv, che aveva chiesto al termine della sua lunga elencazione, l’istituzione di una commissione bipartisan «che rimuovesse la scarsa conoscenza di molti sull’argomento», ma soprattutto, scriveva «servisse da stimolo alla dirigenza sanitaria per mantenere le troppe promesse fatte e mai realizzate». Ma la proposta, apprezzata seduta stante dal sindaco Frediani, che si era impegnato a creare immediatamente la commissione, è rimasta anch’essa una promessa non mantenuta, come le promesse dell’Asl.