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Un museo della musica per celebrare Bernardo De Muro, Gavino Gabriel, Giovanni Manurita, Fabrizio De Andrè e il Coro di Aggius.

Data 24/04/2009

Un museo della musica per celebrare Bernardo De Muro, Gavino Gabriel, Giovanni Manurita, Fabrizio De Andrè e il Coro di Aggius.

Presto Tempio ospiterà nei locali dell’Ex convento dei Frati Scolopi, insieme alla Biblioteca Comunale,  un importante Museo della Musica. Un progetto, quello perseguito dall’amministrazione sin dal 2006,  che ha potuto decollare grazie alla collaborazione della Soprintendenza e all’attenzione della Regione che ha deciso di destinare all’intervento significativi finanziamenti. Un museo che non ruoterà solo attorno alla figura del famoso tenore Bernardo Demuro, di cui la città possiede una collezione di valore sinora ospitata in uno spazio inidoneo.

Accanto a lui saranno ricordati altri illustri personaggi legati alla città. Gavino Gabriel, musicologo e scrittore, amico di D’Annunzio, autore dell’opera lirica “La Jura” e fondatore della Discoteca di Stato.

Giovanni Manurita, altro tenore tempiese di successo che si esibì nei maggiori teatri di tutto il mondo.

A presentare gli interventi di riallestimento della collezione di Bernardo Demuro,  durante una conferenza stampa inserita nell’ambito della settimana della cultura,  è stata Maria Paola Dettori, della Soprintendenza. La responsabile del progetto ha sottolineato l’urgenza del restauro degli abiti di scena, delle carte, dei bauli e delle valigie da viaggio del tenore che hanno subito l’attacco di tarli e muffe. Potrà invece essere rimandato ad un secondo momento il restauro dei metalli.

Ad affiancarla Emanuele Capozzi, consulente che si occuperà dello studio dell’immenso patrimonio fotografico del celebre cantante. Un archivio che, secondo lo studioso, potrebbe aggiungere tasselli importanti sia alla storia del tenore sia alla storia della fotografia italiana. Bernardo De Muro, visse infatti a cavallo dei due secoli, quando si registrò il passaggio dalle tecniche fotografiche artigianali, come quelle in cui si mescolavano all’albumina sostanze fotosensibili, alla kodak.

A ricordare la voce del tenore un contributo video dell’etnomusicologo Antonio Luino, accompagnato da alcune delle immagini più particolari della vita di questo sorprendente personaggio. Significativo l’intervento di Maria Luisa Mura,  storica dell’arte che per prima si è occupata del progetto in collaborazione con i responsabili dell’apparato culturale del comune di Tempio e passata di recente a nuovi incarichi alla soprintendenza  della galleria nazionale d’arte moderna di Roma. L’esperta ha sottolineato l’evoluzione  e la differenza del passaggio dal Museo Bernardo De Muro, cosi come è concepito attualmente, al Museo della Musica. Quest’ultimo infatti sarà un museo interattivo, dove oltre agli oggetti sistemati a parete, saranno ospitati due spazi differenti, l’uno dedicato all’ascolto delle canzoni e delle melodie, l’altro sede di attività di laboratorio. Un luogo di confronto e crescita, che oltre alla vista coinvolga i sensi, utile per la formazione e le scuole.