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17/01/2010 – La Gallura alla festa di Apple

Tempio.

Presentato in una importante fiera l’innovativo prodotto a energia solare per iPhone e iPod

La Gallura alla festa di Apple

A Las Vegas il caricabatterie made in Sardinia

Domenica 17 gennaio 2010
Novothink, l’azienda di Bernardetta Tusacciu, figlia di Edoardo inventore del Supermag, fa il suo ingresso ufficiale nel mercato. Uno stand dell’azienda, con sede a Tempio, era presente al Ces di Las Vegas, la più importante fiera di prodotti elettronici del mondo.
DAL NOSTRO INVIATO
VITO FIORI
TEMPIO A Las Vegas, Nevada, all’ultimo Ces (Consumer electronic show), la più importante rassegna al mondo dei prodotti tecnologici di largo consumo, c’era anche un pezzo di Gallura. E non poteva non esserci visto che l’intera fiera ruotava intorno al pianeta Apple, lo stesso a cui è collegata la “Novothink srl” di Bernardetta Tusacciu, figlia di Edoardo, l’inventore di Supermag (il gioco delle barrette magnetiche).
La società, con sede nella zona industriale di Tempio, si occupa della vendita, per l’intera Europa, dei caricabatteria a energia solare studiati appositamente per iPod e iPhone. Una soluzione straordinaria e innovativa, da sempre prerogativa di Apple, che consente di non rinunciare alla musica o alle telefonate ovunque ci si trovi. Una nuova sfida, dunque, che sembra cominciare nel migliore dei modi.
«Abbiamo una marea di richieste – dice la giovane manager – e da metà febbraio saremo in condizioni di soddisfare i clienti. Siamo rimasti sorpresi dal numero delle ordinazioni considerando che non è stata fatta alcuna pubblicità al prodotto». Il prodotto, un guscio plastificato con dei piccoli pannelli solari incorporati, viene prodotto in Cina ed è il solo ad essere autorizzato dall’azienda di Steve Jobs con sede a Cupertino (California).
«La partnership con Apple – racconta Bernardetta Tusacciu – è nata quasi per caso, grazie a una docente dell’università in cui ho studiato. Conosceva Supermag e ha pensato che noi avremmo potuto aiutarla in qualche modo a sviluppare il caricabatteria». Negli uffici che un tempo erano il regno della Plastwood, e le tracce sono ancora evidenti, Edoardo Tusacciu ascolta la figlia, appena 27 anni, che racconta la nuova intrapresa.
«Partecipare al Ces di Las Vegas è stata un’esperienza fantastica. Abbiamo avviato contatti fondamentali per la nostra azienda che, a quanto abbiamo potuto notare, ha suscitato un notevole interesse. Ora sta a noi rispondere in maniera adeguata a un mercato in continua evoluzione e a una concorrenza molto agguerrita».
Concorrenza sì, ma con la benedizione di Apple per la Novothink si aprono strade diverse. «Intanto ci è stato chiesto di migliorare il design dell’attuale prodotto con qualcosa di più accattivante. Una questione di fiducia. Il made in Italy è sempre molto apprezzato negli Stati Uniti. Noi per ora abbiamo realizzato la grafica del packaging per l’Europa, lo studio del nuovo guscio è già in fase di elaborazione ma ci vorrà del tempo».
Non moltissimo, però, perché il settore è di quelli che viaggiano a velocità pazzesche e il rischio di trovarsi con una merce superata è sempre dietro l’angolo. «Non staremo a guardare, questo è sicuro». In effetti, nell’intravedere le enormi potenzialità di vendita di un prodotto apparentemente banale, qui non dorme nessuno. La Novothink ha una struttura snella, giovane e con le idee piuttosto chiare. La scommessa da vincere, in ogni caso, parte ancora una volta da Calangianus, paese d’origine della famiglia Tusacciu. I presupposti per ripetere il successo delle barrette magnetiche ci sono tutti.