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16/01/2010 – Gli amministrativi dei tribunali sul piede di guerra

Tempio.

Incontro Cisl

Gli amministrativi dei Tribunali sul piede di guerra

Sabato 16 gennaio 2010
I cancellieri e gli operatori dei tribunali galluresi sono stati molto chiari con il coordinatore nazionale Cisl per la Giustizia, Eugenio Marra. Loro, il nuovo contratto nazionale non lo vogliono. Perché, sostengono in molti, la sua applicazione coinciderà con la paralisi quasi totale degli uffici nelle sedi giudiziarie di Olbia, Tempio e La Maddalena. Tira una brutta aria nei palazzi di giustizia della Gallura e Marra ha avuto modo di toccare con mano una situazione estremamente difficile.
Il dirigente della Cisl nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro organizzato dalle rappresentanze sindacali di base. A Marra era stato chiesto di spiegare i contenuti del contratto nazionale che i sindacati più importanti hanno già firmato. L’accoglienza per il coordinatore Cisl per il settore Giustizia non è stata calorosa.
Il problema è proprio il contratto nazionale che gli operatori amministrativi dei Tribunali galluresi, considerano una iattura.
La ragione è stata spiegata a Marra nel corso dell’incontro organizzato dalla Cisl, sindacato confederale con una forte presenza nel settore pubblico. In pratica le nuove disposizioni prevedono che un operatore non possa più occuparsi di funzioni e materie attribuite alle qualifiche superiori alla sua. Il meccanismo che ha consentito al Tribunale di Tempio di restare in piedi nonostante i buchi negli organici. Da febbraio, ognuno dovrà restare al suo posto. Il risultato, secondo i dipendenti del Ministero della Giustizia, è un sostanziale demansionamento degli operatori che da sempre svolgono attività che spetterebbero a dirigenti e figure mai assegnate alle sedi galluresi. Inoltre ci sarebbe anche il rischio concreto della chiusura degli uffici. ( a. b.)