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22/01/2010 – Gratta e sosta: caso alla Corte dei conti

Tempio.

La polizia municipale: corretta l’interpretazione del codice della strada

Gratta e sosta: caso alla Corte dei conti

Contestate le sanzioni applicate per i parcheggi a pagamento

Venerdì 22 gennaio 2010
Nel triennio 2005-2008 sono state multate 3000 persone per l’utilizzo dei posti auto senza gratta e sosta. Numerosi i ricorsi ai giudici.
È l’incubo degli automobilisti tempiesi, un vigile urbano sistemato al momento giusto tra le strisce blu dei parcheggi a pagamento. Dal 2005 al 2008 oltre 3000 persone sono state multate per non avere sistemato il gratta e sosta sul cruscotto. Anche lo scorso anno tanti sono stati colti in fallo e le anemiche finanze del municipio ne hanno avuto un indubbio beneficio. Ma non sono tutte rose e fiori per l’amministrazione comunale. Qualcuno infatti si è rivolto alla Corte dei Conti per segnalare il sistema sanzionatorio adottato dalla polizia locale, sostenendo che non sia quello previsto dal codice della strada. La questione è arrivata anche in consiglio comunale con una interrogazione di Gianni Monteduro. Il consigliere di minoranza ha chiesto conto dell’operato dei vigili urbani su un punto ben preciso: la sanzione da 38 euro applicata agli automobilisti che occupano senza il gratta e sosta spazi nei parcheggi a pagamento. Ci sono numerosi automobilisti sul piede di guerra per il presunto pasticcio delle multe gonfiate. Ritengono infatti che la sanzione corretta è di 23 euro. Quindi i sanzionati hanno versato nelle casse del comune 15 euro in più.«Il problema – spiega Carolina Tavarelli, una tempiese che ha deciso di rivolgersi alla Corte dei Conti – è abbastanza complesso ma le nostre verifiche portano tutte ad un unico risultato. A Tempio si applica un articolo del codice delle strada che non riguarda il mancato acquisto del ticket ma la violazione del divieto di sosta». Il comune è stato portato anche davanti al giudice di pace per questo problema, ma l’assessore alla viabilità Francesco Quargnenti è tranquillo: «Insieme al comandante della polizia municipale Franco Casu ho avuto modo di verificare la corretta applicazione del codice della strada, le sanzioni inflitte sono quelle giuste».
ANDREA BUSIA