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12/01/2010 – Un giovane Gallurese in Pole Position

Tempio.

Antonio Pala, laureando in ingegneria al Politecnico di Torino, ha presentato un prototipo di Formula Uno al Motor Show

Un giovane gallurese in pole position

Martedì 12 gennaio 2010
M ostra con orgoglio la sua creatura: un prototipo di macchine da competizione. Antonio Pala, un ragazzo di Tempio, è rientrato un paio di settimane fa da un importante appuntamento che potrebbe cambiargli la vita. Dal 4 all’8 dicembre si è svolto a Bologna il Motor Show, l’evento nazionale automotive organizzato da Promotor International.
Quest’anno un pizzico di Sardegna, anzi di Gallura, si è fatto notare ed ha arricchito l’offerta della fiera bolognese. Antonio, infatti, è un ventisettenne tempiese, laureando in ingegneria al Politecnico di Torino. Ha proposto il suo prototipo nella città emiliana. «Con il mio team abbiamo partecipato come espositori al Motor Show di Bologna, sono molto contento di questa grande occasione che abbiamo avuto – dice il giovane e continua – insieme a noi c’erano altri quattordici team provenienti da tutta Italia, compreso uno proveniente da Cagliari».
Pala e gli altri futuri ingegneri italiani erano raggruppati nello stand denominato “Formula Sae Italy Teams”. La Formula Sae è una competizione di ingegneria nata nel 1982 negli Stati Uniti e ormai diffusa in tutto il mondo con dieci eventi annuali. In queste occasioni, team di studenti universitari sono chiamati a progettare e costruire interamente una vettura da competizione stile Formula Uno. Le vetture devono sottostare ad un preciso regolamento, volto soprattutto a garantirne la sicurezza ed a limitarne le prestazioni, lasciando ampio spazio alle soluzioni tecniche adottabili.
Per quanto riguarda il motore, invece, i vincoli più significativi sono sulla cilindrata (610 centimetri cubi) e sull’obbligo di inserire un restringimento di 20 millimetri di diametro nel circuito di aspirazione. Le tipologie di propulsore in genere utilizzate sono di origine motociclistica, senza nessuna prescrizione per quanto riguarda il frazionamento. Inoltre il motore non può essere sovralimentato originariamente, l’eventuale sovralimentazione deve essere progettata e aggiunta durante la fase di realizzazione della macchina.
La vettura deve prevedere adeguate protezioni per il pilota in caso di urto laterale o di ribaltamento. inoltre va previsto un sistema da collocarsi nella parte anteriore che assorba parte dell’energia in caso di urto frontale. L’idea posta alla base della Formula Sae è che un’azienda fittizia ingaggi il team affinché realizzi un prototipo di auto da corsa con determinate caratteristiche, che occupi il segmento di mercato dedicato a piloti non professionisti, definiti come “weekend autocross racers”.
Ogni team di studenti deve progettare, costruire, testare e promuovere il prototipo, il quale viene valutato in otto tipologie di prove, che spaziano dalle performance pure, al design, alla pubblicizzazione e alla presentazione del veicolo prodotto.
«In tutto il mondo ci sono circa 500 team, quello della mia università è stato molto apprezzato. Qualcuno potrebbe già essere interessato al nostro lavoro. Per scaramanzia non dico niente», aggiunge con una punta di orgoglio il futuro ingegnere. «Non ero il solo sardo presente alla manifestazione. Oltre ai ragazzi di Cagliari, c’era un ragazzo di Barisardo, che studia con me a Torino. Io sono alla seconda partecipazione, lui alla prima: noi della Sardegna abbiamo dato un ottimo contributo all’edizione 2009 del Motor Show».
SEBASTIANO DEPPERU