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21/01/2010 – Lu Carrasciali non ci sono più soldi

Tempio.

La festa di Re Giorgio può contare soltanto su un contributo di 70mila euro

Lu Carrasciali: non ci sono più soldi

La Regione non ha risposto alle richieste dei carnevalai

Giovedì 21 gennaio 2010
L’assessore regionale al turismo Sebastiano Sannittu si sta occupando della sei giorni.
È sempre più povero Re Giorgio, il signore del carnevale tempiese quest’anno rischia di sfilare in mutande. La sei giorni è in alto mare , a poche settimane dalla prima sfilata, l’amministrazione comunale raschia il fondo del barile e cerca disperatamente soldi per rimpolpare il magrissimo budget di Lu Carrasciali. L’assessore Gianni Addis può contare su 70mila euro, l’unico contributo sicuro è quello tirato fuori dal bilancio comunale. Per il resto Re Giorgio aspetta e spera. La Regione non si è fatta ancora sentire, la Provincia forse sborsa 30mila euro. Un disastro e i gruppi dei carnevalai sono già al lavoro nei box assegnati dal Comune. In attesa dei contributi per i carri allegorici in concorso, i protagonisti della sei giorni pagano tutto di tasca loro.
Fare i conti in tasca a Re Giorgio è semplicissimo. La tendenza negativa degli ultimi anni è confermata anche per l’edizione 2010. Si è passati dal mezzo milione dei tempi d’oro (la sei giorni molto ricca firmata da Gianfranco De Francisci) alle poche decine di migliaia di euro messe insieme con grande fatica dal Comune. A Re Giorgio è progressivamente mancato il sostegno della Regione, nella casella dei trasferimenti da Cagliari c’è da diversi anni il numero zero.
«Abbiamo chiesto alla Giunta regionale – spiega l’assessore comunale al cultura e spettacolo Gianni Addis – di prendere in considerazione tutte le possibili opzioni. Ci sono diversi modi per aiutare il Carnevale di Tempio, l’assessore regionale Sebastiano Sannittu si sta occupando della sei giorni. Sono fiducioso, anche se non posso nascondere i problemi. Senza certezze sui finanziamenti non si può pianificare. Di questo passo il nostro Carnevale rischia seriamente il declino». Ha ragione Addis, la sei giorni tempiese sta per essere sopravanzata da altre manifestazioni, ad esempio i carnevali di Olbia, Palau o Santa Teresa. Almeno per quel che riguarda i finanziamenti. Nei box del Palaccarrasciali si procede a tappe forzate. I carnevalai storici, la Cionfra o il Gruppo Folk, fanno quello che possono. Il Comune si è svenato per garantire un contributo minimo ai carri in concorso, ma sono a rischio le stesse sfilate e le manifestazioni collaterali. In attesa delle decisioni della Giunta regionale, Re Giorgio piange già per il suo carnevale con i fichi secchi.
ANDREA BUSIA